Ultimo stadio

Ho preparato la borsa con il costume, l’accappatoio e i sandali: vado a nuotare in una struttura nuova. Ho letto sul giornale che “lo stadio del Nuoto di Tor Vergata è finito”.  Muoio dalla curiosità di vedere la nuova struttura concepita dal progettista spagnolo Santiago Calatrava.

Ma a Tor Vergata non c’è il parcheggio, non c’è neanche la strada e non ci si può avvicinare allo stadio.  La struttura è, però, sufficientemente visibile anche da lontano, per capire che i lavori non sono affatto terminati.

Riprendo il giornale piegato nel fondo della borsa e leggo con maggiore attenzione:

“In alto manca solo il rivestimento in vetro, alla base i rivestimenti………………I lavori sono iniziati tre anni fa e dureranno ancora due-tre anni……………Il lavoro fatto finora è costato 200 milioni pagati da Roma Capitale. Per portarlo a termine, altri 400 milioni”.

Ma allora, se mancano ancora tre anni alla fine dei lavori e quattrocentomilioni di Euro (e non stento a crederlo guardando il cantiere) perché l’articolo del giornale esordisce trionfante con la notizia che lo stadio è finito?

Abbiamo creduto alle notizie che sarebbe stato completato a luglio 2009 per i campionati mondiali di nuoto (a Roma si lavora su più turni come a Pechino? Certo, perché in aperta campagna il rumore dei lavori notturni non dà fastidio a nessuno). Possiamo essere sicuri che la grande struttura sarà pronta entro il 2020, come riportato sul sito del comitato promotore della candidatura di Roma ai XXXII giochi olimpici?

In Olanda, sulla spiaggia di Scheveningen, si stanno completando delle opere di ripascimento del litorale, finanziate con denaro pubblico. Una grande cartello informa sulla natura dei lavori, sui tempi, sui costi e sull’ubicazione del chiosco dove, in orario lavorativo, si possono chiedere informazioni sull’andamento dei lavori. In basso, ma con evidenza, viene riportato il numero di telefono a cui chiedere le informazioni in orario di chiusura del chiosco.

Evidentemente si ritiene giusto fornire informazioni a chi in futuro fruirà dell’opera e a chi, nell’immediato, con i propri soldi, contribuisce alla realizzazione dei lavori. In Olanda.

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